Nuova Riveduta:

Daniele 1:3

Il re disse ad Aspenaz, capo dei suoi eunuchi, di condurgli dei figli d'Israele, di stirpe reale o di famiglie nobili.

C.E.I.:

Daniele 1:3

Il re ordinò ad Asfenàz, capo dei suoi funzionari di corte, di condurgli giovani israeliti di stirpe reale o di famiglia nobile,

Nuova Diodati:

Daniele 1:3

Il re disse quindi ad Ashpenaz, capo dei suoi eunuchi, di condurgli alcuni dei figli d'Israele, sia di stirpe reale che di famiglie nobili,

Riveduta 2020:

Daniele 1:3

Il re disse ad Aspenaz, capo dei suoi eunuchi, di condurgli alcuni dei figli d'Israele di stirpe reale e di famiglie nobili,

La Parola è Vita:

Daniele 1:3

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Daniele 1:3

E il re disse ad Ashpenaz, capo de' suoi eunuchi, di menargli alcuni de' figliuoli d'Israele di stirpe reale e di famiglie nobili,

Ricciotti:

Daniele 1:3

E il re disse ad Asfenez, sopraintendente degli eunuchi, che gli scegliesse dai figli d'Israele, dalle stirpi reali e principesche,

Tintori:

Daniele 1:3

Il re disse ad Asfenez, capo degli eunuchi, di menargli davanti alcuni dei figli d'Israele, di stirpe reale o nobili,

Martini:

Daniele 1:3

E il re disse ad Asphenez capo degli eunuchi, che gli conducesse davanti alcuni de' figliuoli d'Israele, e di stirpe dei regi, e dei magnati,

Diodati:

Daniele 1:3

E il re disse ad Aspenaz, capo de' suoi eunuchi, che, d'infra i figliuoli d'Israele, e del sangue reale, e de' principi,

Commentario abbreviato:

Daniele 1:3

Daniele era di origini nobili, se non della famiglia reale di Giuda. Fu portato in cattività a Babilonia nell'anno quarto di Ioiachin, A.C. 606, quando era ancora giovane. Lì ricevette l'insegnamento dei Caldei e ricoprì alte cariche sia sotto l'impero babilonese che sotto quello persiano. Fu perseguitato per la sua religione, ma fu liberato miracolosamente; visse fino a una grande età, dato che doveva avere circa novantaquattro anni al momento dell'ultima delle sue visioni. Il libro di Daniele è in parte storico, in quanto riporta varie circostanze che accaddero a lui stesso e ai Giudei a Babilonia; ma è soprattutto profetico, in quanto riporta visioni e profezie che predicono numerosi eventi importanti relativi ai quattro grandi imperi del mondo, alla venuta e alla morte del Messia, alla restaurazione dei Giudei e alla conversione dei Gentili. Sebbene vi siano notevoli difficoltà nello spiegare il significato profetico di alcuni passi di questo libro, troviamo sempre un incoraggiamento alla fede e alla speranza, esempi degni di essere imitati e qualcosa che indirizza i nostri pensieri a Cristo Gesù sulla croce e sul suo trono glorioso.

Capitolo 1

La prigionia di Daniele e dei suoi compagni Dan 1:1-7

Il loro rifiuto di mangiare la carne del re Dan 1:8-16

Il loro miglioramento nella saggezza Dan 1:17-21

Versetti 1-7

Nabucodonosor, re di Babilonia, nel primo anno del suo regno, prese Gerusalemme e portò via chi e cosa voleva. Da questa prima cattività, molti pensano che si debbano far risalire i settant'anni. È interesse dei principi impiegare uomini saggi; ed è loro saggezza trovare e formare tali uomini. Nabucodonosor ordinò che questi giovani scelti fossero istruiti. Tutti i loro nomi ebraici avevano qualcosa di Dio; ma per far loro dimenticare il Dio dei loro padri, la Guida della loro giovinezza, i pagani diedero loro nomi che sapevano di idolatria. È doloroso riflettere su quanto spesso l'educazione pubblica tenda a corrompere i principi e la morale.

Riferimenti incrociati:

Daniele 1:3

2Re 20:17,18; Is 39:7; Ger 41:1

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